Ecco una panoramica su quali sono le agevolazioni fiscali per chi installa ascensori per disabili e su quali siano le dimensioni minime.
I vantaggi per l’installazione degli ascensori per disabili
Nel caso in cui si installino ascensori per disabili, sono previste diverse agevolazioni fiscali. Parliamo di una detrazione Irpef al 50% con un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro. Poi vi sono ulteriori agevolazioni Irpef che vanno dal 4% al 36% per chi ricorre a servoscala e piattaforme volte all’eliminazione delle barriere architettoniche dell’edificio.
Cosa serve per usufruire delle agevolazioni fiscali sugli ascensori per disabili
Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali sugli ascensori per disabili è necessario presentare al Comune di appartenenza alcuni documenti. Solo in questo modo, infatti, si potrà inoltrare la domanda. In primis si deve possedere il certificato medico che attesti il tipo di disabilità di cui è affetto il richiedente. Inoltre serve la fotocopia della certificazione rilasciata dall’ASL che provi la difficoltà o l’impossibilità di deambulazione. Infine per accedere alle agevolazioni fiscali sugli ascensori per disabili si deve portare con sé la descrizione dettagliata del progetto che includa tutti gli interventi necessari alla installazione dell’impianto. Una volta effettuata, poi, per richiedere la detrazione fiscale si deve presentare la copia della fattura dell’azienda che ha eseguito i lavori e la copia dei bonifici di pagamento.
Le dimensioni minime degli ascensori per disabili
Ora che abbiamo visto le agevolazioni previste, andiamo a capirne di più sulle dimensioni minime degli ascensori per disabili. Esse sono contenute all’interno del DM 236/89 e sono valide sia per le abitazioni private che per gli ambienti pubblici. Parliamo ad esempio di siti della pubblica amministrazione, scuole, banche, ristoranti, negozi, ecc. Esse sono pari a 1,20 metri di profondità per 0,80 metri di larghezza. Tuttavia lo stesso DM 236/89 prevede una deroga alle dimensioni minime degli ascensori per disabili. Questa avviene nel caso in cui non ci sia la possibilità di avere tali spazi. Stesso discorso vale per la larghezza minima delle porte per i disabili, che in base alle leggi regionali varia da 0,80 metri a 0.90 metri. L’importante è che permettano il passaggio di una persona su sedia a rotelle.